Affreschi di Ernesto Bergagna
Chiesa di santa Maria della neve, Boffalora sul Ticino, Milano – 1960
Gli affreschi di Boffalora rappresentano l’Incoronazione della Vergine nel medesimo istante in cui avviene l’evento miracoloso della nevicata a Roma, il 5 d’agosto dell’anno 352 d. C. . La Madonna ha un viso dolcissimo e poggia sul mondo: ai suoi piedi sono raffigurate delle pecorelle che pascolano e bevono l’acqua di un ruscello. A sinistra, Dio Padre che regge le sorti del Creato (il globo). A destra il Figlio, Gesù Cristo, con l’aureola con una croce (il simbolo della morte e resurrezione ).
La scena principale dell’Incoronazione è racchiusa da un maestoso coro di angeli disposti a semicerchio, su piani differenti, raccolti a gruppi di tre (ad indicare la Trinità), che dilatano all’infinito lo spazio della cupola simbolo del cielo, ove è lo Spirito Santo.
La pittura del Bergagna è colta e raffinata, come dimostrano la ieraticità e maestosità delle figure; chiaro il riferimento allo stile bizantino e, nell’uso del colore diviso e della pennellata filamentosa, alla pittura dei simbolisti, soprattutto a Gaetano Previati.
Efficaci, nell’opera di Boffalora, gli accostamenti dei colori complementari, luminosissimi, rosso-verde, blu- arancio e giallo-viola, sulle vesti dei personaggi, ornate di colore e di luce, come gemme preziose, ove i mezzi espressivi della pittura divengono veicolo di preghiera.